Amanti, ovvero coloro che si amano.

È nella sofferenza che l’animo umano o perisce o trova una forza tale da poter risalire velocemente l’abisso in cui è caduto.
C’è una profondità tale nel dolore impossibile da definire: si può solo dipingerla , trasformarla in immagini, liberarla ed assaporarla accostando parole antitetiche. Amarla creando ossimori che cantano ipnotiche melodie e balbettano la storia dell’animo umano. Ed è così che, incomprensibile all’ occhio banale, la bellezza della poesia irradia chi la sa cogliere. Unica madre vergine, nei secoli ha baciato le menti di pochi e ha dissacrato il viso innocente di chi ha perso se stesso nelle curve morbide della sua Immacolata Perversione.
Strumento delle più menzognere verità, la poesia va amata, sopportata,tradita e sofferta: essa è libera! sposa di tutti e puttana di pochi. Ti salva dilaniandoti il cuore per portarti nelle regioni sconfinate dell’umano. Ti assolverà con la semplicità del suo sguardo, innocente e malizioso, profondo e gaio.
Imputata e giudice, condannerà se stessa ad abitarti dentro quando meno lo vorrai. Come un grande amore, non farai altro che ricercarla in ogni nuovo letto e dentro mille e mille strade che percorrerai, senza mai potertene liberare, senza mai volertene liberare. L’ appartenervi sarà quel bisogno che, pur non scelto, brucerà ogni viso e ogni gesto lasciando nella cenere il suo unico nome.

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2 risposte a Amanti, ovvero coloro che si amano.

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