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– Karl Popper-
La storia della politica del potere non è nient’altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell’assassinio di massa.
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Mi vergogno di respirare la loro stessa aria…
Serve una svolta. Una svolta subito. Non possiamo più permettere che certi individui, di cui Ballabio è solo uno degli esempi più volgari, occupino posti di rilievo e siano chiamati a prendere decisioni che riguardano la vita di tutti i cittadini, anche di quelli come me che di certo non li hanno votati. Ciò che toglie il respiro davvero e che fà rabbrividire non è tanto il pensiero in se, frutto di una non-mente leghista, da cui non si poteva peraltro pretendere niente di meglio, ma il fatto che questo essere abominevole sia il direttore dei servizi sociali e coordini, come riportato sotto, l’ospedale Cereda. Soprattutto però mi spaventa che le illuminanti idee dell’assessore siano state espresse durante il consiglio comunale, non al bar o in casa sua, e ciò è indice del fatto che non teme nessuna conseguenza o reazione, non ha paura, come dovrebbe essere in un normale stato di diritto, di venir posto sotto inchiesta per xenofobia, razzismo e incitamento all’odio razziale o di essere, come dovrebbe, cacciato dal consiglio comunale.
La triste verità è che non succederà niente di tutto questo: Ballabio, come Belsito, Rosy mauro, Berlusconi ecc…ecc.., rimarrà al suo incarico e, sì, forse vi sarà qualche mugugno, qualche lamentala sussurrata, qualche brontolio, ma non una vera presa di posizione. Domani altri scandali, altre brutture, altri episodi da italiota, rimarranno impuniti e i cittadini continueranno a soccombere sotto il peso della loro indifferenza a cui li hanno abituati anni di malcostume e ingiustizia. Il vero sbaglio è stato passarci sopra anche solo una volta!
Mi piacerebbe credere che la crisi economica in corso, voluta e studiata, dia una scossa a queste menti anestetizzate, vittime di un’ eutanasia del pensiero, incapaci, per ora, di incazzarsi(non indignarsi!), spingendoli a reagire, a dire basta a tutto questo sistema irrazionale, iniquo e indecente “Con ogni mezzo necessario”come suggeriva il titolo di un opuscolo degli anni novanta: a buon intenditor poche parole.
Vi lascio a questa sublime lettura…
Articolo tratto da repubblica.it :http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/09/news/l_assessore_leghista_bruciamo_col_napalm_gli_extracomunitari_che_non_pagano_l_affitto-34806721/?ref=HREC2-7 L’assessore leghista: bruciamo col napalm gli extracomunitari che non pagano l’affitto L’incredibile vicenda durante il consiglio comunale nella cittadina brianzola. A pronunciare la frase l’assessore ai Servizi sociali, Ballabio, che coordina il pronto soccorso dell’ospedale di GABRIELE CEREDA L’assessore leghista Umberto Ballabio Gli inquilini extracomunitari in ritardo con il pagamento degli affitti andrebbero bruciati con il napalm. È la sconvolgente ricetta di Umberto Ballabio, assessore leghista ai Servizi sociali del Comune di Giussano (Monza e Brianza), nonché responsabile del pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Gridata ai quattro venti durante l’ultimo consiglio comunale del paesino brianzolo, guidato da Pdl e Lega, la trovata ha impiegato poco tempo per varcare le mura del municipio. Repubblica Milano è anche su facebook e su twitter A denunciare il fatto è Roberto Soloni, di Giussano democratica, lista civica di centrosinistra. “In aula si stava parlando delle case popolari e l’assessore è intervenuto dicendo che per gli stranieri morosi ci vorrebbe il napalm per bruciarli”, racconta l’esponente dell’opposizione. Da qualche settimana la giunta di centrodestra ha messo sotto la lente di ingrandimento gli inquilini delle case popolari. Fra questi, la maggior parte stranieri, molti sono in ritardo con i pagamenti. A spiccare è il caso di un marocchino che ha accumulato 28mila euro di debito. La giunta precedente, di centrosinistra, al corrente delle difficoltà economiche dell’uomo, in accordo con il diretto interessato e il suo datore di lavoro aveva deciso di trattenere una parte del suo stipendio per ripianare il passivo. Un’intesa ancora valida e che a piccoli passi dovrebbe rimettere a posto le cose. Ma proprio quando si è arrivati a parlare di questo caso è esplosa la rabbia del lumbard. “Prima ha inveito contro il nostra volontà di aiutare chi è in difficoltà facendo intendere che dietro la nostra politica si nascondono voti di scambio – racconta Soloni – poi se n’è uscito con la storia del napalm”. Il diretto interessato nega: “Mi sono espresso in modo diverso”. “Ci sono le registrazioni audio della seduta che dicono il contrario”, replica Roberto Colzani, esponente del Pd cittadino. “Un medico che ha fatto il giuramento di Ippocrate non può dire una cosa del genere”, taglia corto il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Domenico Guerriero. (09 maggio 2012)
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Tratto dal sito :http://www.eurogendfor.eu/ ASSOLUTAMENTE INQUIETANTE,, é DA DIFFONDERE.
Una Forza Sovranazionale avanza: EUROGENDORF
Sanzioni europee ai Paesi che non aboliscono la loro Polizia militare
“Per un inspiegato decreto eurocratico, non devono più esistere Polizie militari nei Paesi europei. Entro il 2011, se abbiamo capito qualcosa dell’ambiguo e silenzioso progetto, il nostro maresciallo preoccupato non sarà più «maresciallo» ma ispettore; l’appuntato diverrà «assistente», un brigadiere capo sarà sovrintendente, insomma saranno trasformati in agenti di polizia civili, senza stellette. Dipendenti degli Interni e non della Difesa. I Paesi che non aboliranno la loro Polizia militare andranno incontro a gravi sanzioni europee.
E tutto ciò, avviene nel più completo silenzio e senza la minima protesta. possibile che nessun politico o giornale sollevi la questione?
La risposta si trova forse nel fatto che non tutti i carabinieri passeranno alla Polizia di Stato. Una parte del personale – soprattutto gli ufficiali – rimarrà nell’Arma, e manterrà le sole funzioni di polizia militare: non più però come corpo al servizio dell’Italia, ma come corpo sovrannazionale.
Confluendo in un nuovo leviatano eurocratico, denominato«Eurogendfor», orwelliana sigla per Forza di Gendarmeria europea. (www.eurogendfor.eu)
Eurogendfor è nata in Olanda il 18 ottobre 2007 col «trattato di Velsen» (uno dei tanti trattati di cui i cittadini non sanno nulla), firmato dai Paesi che sono dotati di Polizie militari: Francia (Gendarmerie), Spagna (Guardia Civil), Portogallo (Guardia nacional) e Olanda (Marechaussée) e ovviamente, per l’Italia, i Carabinieri.
Eurogendfor è una super-polizia sovrannazionale. Cioè (articolo 5) «a disposizione della UE, dell’OSCE, della NATO o di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche». Una forza «pre-organizzata e dispiegabile in tempi rapidi» e capace «di eseguire tutti i compiti di polizia previsti nell’ambito delle operazioni di gestione delle crisi».
Così, ecco un altro trattato ignorato dai cittadini. Poche righe ufficiali avvertono che «Il Consiglio ministeriale della UEO, riunito a Petersberg, presso Bonn, approvò, il 19 giugno 1992, una Dichiarazione che individuava una serie di compiti, precedentemente attribuiti alla stessa UEO, da assegnare all’Unione Europea; le cosiddette ‘missioni di Petersberg’ sono le seguenti: missioni umanitarie o di evacuazione, missioni intese al mantenimento della pace, nonché le missioni costituite da forze di combattimento per la gestione di crisi, ivi comprese operazioni di ripristino della pace». (europa.eu)
La UEO è un vecchio arnese dell’atlantismo bellico, sopravvissuto alla guerra fredda. Adesso scopriamo che parte dei suoi compiti sono stati assunti dalla UE. E che i Carabinieri fanno parte di una forza armata permanente per «interventi umanitari», «guerra al terrorismo» ed altre guerre senza fine e non dichiarate,come sono diventate d’attualità dopo la scomparsa del Nemico sovietico.
Evidentemente, questi conflitti devono essere resi permanenti. I nuovi carabinieri de-nazionalizzati interverranno in tutto il mondo. Non è chiaro se interverranno anche per sedare «crisi» sociali in Europa, contro i loro stessi cittadini. Apparentemente sì: Eurogendfor potrà svolgere sul suolo italiano tutte le attività sopra descritte. Si aspettano chiarimenti.
Uno degli aspetti inquietanti è la sede scelta per Eurogendfor: la caserma dei carabinieri «Generale Chinotto», che si trova a Vicenza. La stessa città dove è situata la più grande base militare statunitense in Italia, base che non è a disposizione della NATO ma soltanto del Pentagono, che vi mantiene un buon numero di testate nucleari.
E chi comanda su Eurogendfor? Un comitato interministeriale (orwellianamente CIMIN) con sede pure a Vicenza, composto dai rappresentanti ministeriali dei Paesi aderenti (per l’Italia, Difesa ed Esteri). Questo CIMIN esercita in esclusiva il «controllo politico» sulla nuova Polizia militare e decide di volta in volta le condizioni di ingaggio di Eurogendfor; e al Cimin solo Eurogendfor risponde. In altre parole, Eurogendfor non risponde ad alcun Parlamento, né nazionale né europeo.
E se già così la cosa appare di una gravità assoluta, (una forza di Polizia militare sovranazionale che non risponde delle proprie azioni ad alcun parlamento, ma solo ad un comitato interno) è leggendo il disegno di legge numero 3083 – A, passato al Senato (anche in questo caso nel più assordante silenzio) il 4 marzo 2010, che si coglie la assoluta pericolosità di tale struttura.
Infatti leggendo gli atti si scopre che la Eurogendfor (già assolutamente attiva e funzionante benché l’Italia ancora non abbia ratificato), SOSTITUENDO e/o rinforzando le forze di polizia aventi status civile, può compiere un ampio spettro di attività:
– garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico;
– eseguire compiti di polizia giudiziaria;
– monitorare la polizia locale nell’adempimento dei propri servizi
– compiere investigazioni criminali
– dirigere la pubblica sorveglianza
– regolamentare il traffico
– operare come Polizia di frontiera
– acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence
– proteggere la popolazione e la proprietà,
– ecc..
Ma ancora non basta, perché questa super Polizia sovranazionale gode anche di una sorta di totale immunità a livello internazionale. Infatti, leggendo il trattato si apprende che:
Articolo 21) i locali, edifici, archivi (anche informatici ed anche se non ivi presenti) appartenenti ad Eurogendfor sono inviolabili;
Articolo 22) le proprietà ed i capitali di Eurogendfor sono immuni da provvedimenti esecutivi dell’autorità giudiziaria;
Articolo 23) tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possono essere intercettate;
Articolo 28) i Paesi firmatari rinunciano a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni. L’indennizzo non verrà richiesto neanche in caso di ferimento o decesso del personale di Eurogendfor;
Articolo 29) gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in uno specifico caso collegato all’adempimento del loro servizio.
È stata, in altri termini, creata una sorta di struttura militare sovranazionale che potrà operare in qualsiasi parte del mondo, sostituirsi alle forze di Polizia locali, agire nella più totale libertà (leggi immunità) e che, al termine dell’ingaggio, dovrà rispondere delle sue azioni al solo comitato interno.
Ora diventa forse più chiaro perché nessun vertice dell’Arma dei Carabinieri ha mosso alcuna obiezione alla legge di riforma che la vuole sotto le dirette dipendenze del ministero dell’Interno.
A finire sotto quel ministero saranno solo i sottufficiali e la truppa. Per gli ufficiali, l’Arma aumenta il suo potere: dovrà rispondere solo al CIMIN (ovvero a ufficiali e rappresentanti del ministero Esteri e Difesa); manterrà i suoi poteri in Italia e anzi nel mondo, e facendo parte dell’Eurogendfor, godendo di privilegi e immunità che prima non avevano, fino ad una totale immunità e insindacabilità. Lo status di cui già godono anche più inquietanti «istituzioni» europee, da Eurojust (procuratori d’accusa) e Europol, anch’essi insindacabili e persino sconosciuti ai cittadini europei – ammesso che siamo ancora cittadini.
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sgretolato
Visi sgretolati
Anime incastrate nel mediocre
Volti Sterili che avanzano e
Tacciono i loro sogni.
Da bambini gridavano
ora guaiscono.
Stanchi
si trascinano in un vicolo di
invidia.
Soffocano
sotterrati da metri di inettitudine
in sabati sera vuoti di emozione
in domeniche mascherate da giorno migliore.
Così boccheggiamo in un’ aria spessa di Ipocrisia
e anneghiamo in fiumi di rancori
mentre il tempo dissangua,
goccia a goccia,
la nostra illusione d’eternità.
Pubblicato in riprendiamoci gli spazi
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